iperouranos (
iperouranos) wrote2019-03-24 09:28 pm
![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Avventure in ufficio
Fandom: Hamilton
Rating: Safe
Wordcount: 506
Iniziativa: CowT 9
Le sedie erano pronte. Tutto l'ufficio era riunito. L'ora si stava avvicinando, e Thomas non poteva essere più soddisfatto. Finalmente, dopo anni di ricerche e pianificazioni, era riuscito a organizzare la gara dei sogni: tre scontri testa a testa, eliminatoria diretta, e chi arriva vivo alla fine vince la gloria e segnerà il proprio ingresso nella memoria di tutto l'ufficio.
Certo, aveva dovuto allearsi con Alexander Hamilton, il suo peggior nemico, la persona che più detestava sulla faccia della terra, ma era un piccolo prezzo da pagare per la gloria.
"Allora, pronti?"
Chiese James, con aria profondamente preoccupata. Era sempre stato ansioso, ma da quando avevano cominciato a organizzare la mirabolante competizione la cosa era ancora peggiorata. Thomas cerco di ignorare il suo sguardo carico di preoccupazione, e fece sistemare i due stagisti a cui avevano deciso di far fare le prove generali sulle due sedie. I ragazzini si sistemarono, con aria appena preoccupata, ma determinati a fare una bella figura davanti ai superiori.
Thomas sporse due estintori verso di loro, e ognuno ne prese uno, rigirandolo tra le mani.
"Ora è tutto pronto. James, dai pure il via."
James si asciugò il sudore col fazzoletto, per poi iniziare il conto alla rovescia, la voce flebile e tremante.
"Uno... due... tre.... via!"
Il rumore sibilante degli estintori che partivano riempì tutto l'ufficio, seguito dalle voci di incoraggiamento di tutti i colleghi. La gara era entusiasmante, soprattutto perché i due malcapitato continuavano a rischiare di cadere miseramente, le sedie che cigolavano pericolosamente sotto di loro.
Pochi secondi, e uno dei due scivolò per terra, rotolando rovinosamente oltre la linea d'arrivo. Gli altri colleghi esultarono e applaudirono il vincitore, che si alzò in piedi trionfante. Era solo una batteria di prova, ma Thomas lo lasciò crogiolarsi nella sua soddisfazione, in fondo se lo meritava.
La festa di interrotta dal rumore secco della porta che si apriva, Alexander Hamilton si buttò dentro ansimando.
"Via tutto! Via tutto! Il boss sta arrivando!"
Urlò allarmato. Tutti si mossero veloci e preparati, proprio come Thomas li aveva addestrati. Nascosero gli estintori, pulirono in un attimo la scia di schiuma, riordinarono le sedie, e tutti al loro posto prima ancora che il grande capo entrasse dalla porta. entrò in ufficio con aria tranquilla, fischiettando a bassa voce. Era una mattinata estremamente piacevole, il cielo era terso e la temperatura tiepida. La primavera evidentemente si stava avvicinando, e lui non vedeva l'ora di poter fare una settimana di piacevole vacanza a Mount Vernon, nascondendosi e rilassandosi sotto le fronde dei suoi amati alberi.
Si guardò intorno, sorridendo allegro nel vedere tutti i suoi sottoposti già alle loro postazioni, che lavoravano tutti concentrati.
Era un enorme piacere, sapere di poter sempre contare su di loro. Non era come altri posti di lavoro, dove i dipendenti cercavano sempre di fare qualcosa alle spalle del capo, loro collaboravano sempre in tutto.
Thomas Jefferson allargò un sorriso nel vederlo, e lo salutò con un gesto entusiasta della mano, che George ricambiò con piacere.
Che bel posto di lavoro.
Rating: Safe
Wordcount: 506
Iniziativa: CowT 9
Le sedie erano pronte. Tutto l'ufficio era riunito. L'ora si stava avvicinando, e Thomas non poteva essere più soddisfatto. Finalmente, dopo anni di ricerche e pianificazioni, era riuscito a organizzare la gara dei sogni: tre scontri testa a testa, eliminatoria diretta, e chi arriva vivo alla fine vince la gloria e segnerà il proprio ingresso nella memoria di tutto l'ufficio.
Certo, aveva dovuto allearsi con Alexander Hamilton, il suo peggior nemico, la persona che più detestava sulla faccia della terra, ma era un piccolo prezzo da pagare per la gloria.
"Allora, pronti?"
Chiese James, con aria profondamente preoccupata. Era sempre stato ansioso, ma da quando avevano cominciato a organizzare la mirabolante competizione la cosa era ancora peggiorata. Thomas cerco di ignorare il suo sguardo carico di preoccupazione, e fece sistemare i due stagisti a cui avevano deciso di far fare le prove generali sulle due sedie. I ragazzini si sistemarono, con aria appena preoccupata, ma determinati a fare una bella figura davanti ai superiori.
Thomas sporse due estintori verso di loro, e ognuno ne prese uno, rigirandolo tra le mani.
"Ora è tutto pronto. James, dai pure il via."
James si asciugò il sudore col fazzoletto, per poi iniziare il conto alla rovescia, la voce flebile e tremante.
"Uno... due... tre.... via!"
Il rumore sibilante degli estintori che partivano riempì tutto l'ufficio, seguito dalle voci di incoraggiamento di tutti i colleghi. La gara era entusiasmante, soprattutto perché i due malcapitato continuavano a rischiare di cadere miseramente, le sedie che cigolavano pericolosamente sotto di loro.
Pochi secondi, e uno dei due scivolò per terra, rotolando rovinosamente oltre la linea d'arrivo. Gli altri colleghi esultarono e applaudirono il vincitore, che si alzò in piedi trionfante. Era solo una batteria di prova, ma Thomas lo lasciò crogiolarsi nella sua soddisfazione, in fondo se lo meritava.
La festa di interrotta dal rumore secco della porta che si apriva, Alexander Hamilton si buttò dentro ansimando.
"Via tutto! Via tutto! Il boss sta arrivando!"
Urlò allarmato. Tutti si mossero veloci e preparati, proprio come Thomas li aveva addestrati. Nascosero gli estintori, pulirono in un attimo la scia di schiuma, riordinarono le sedie, e tutti al loro posto prima ancora che il grande capo entrasse dalla porta. entrò in ufficio con aria tranquilla, fischiettando a bassa voce. Era una mattinata estremamente piacevole, il cielo era terso e la temperatura tiepida. La primavera evidentemente si stava avvicinando, e lui non vedeva l'ora di poter fare una settimana di piacevole vacanza a Mount Vernon, nascondendosi e rilassandosi sotto le fronde dei suoi amati alberi.
Si guardò intorno, sorridendo allegro nel vedere tutti i suoi sottoposti già alle loro postazioni, che lavoravano tutti concentrati.
Era un enorme piacere, sapere di poter sempre contare su di loro. Non era come altri posti di lavoro, dove i dipendenti cercavano sempre di fare qualcosa alle spalle del capo, loro collaboravano sempre in tutto.
Thomas Jefferson allargò un sorriso nel vederlo, e lo salutò con un gesto entusiasta della mano, che George ricambiò con piacere.
Che bel posto di lavoro.